Col Sudtirol è il solito Teramo da pareggite (0-0). Asta: «Un gradino alla volta faremo di più» LE PAGELLE

TERAMO – (jacopodifrancesco) Il momento dovrà passare. Forse. Nel pomeriggio autunnale del Bonolis, il Teramo tiene bene il campo per 90′, rischia soltanto sulla traversa di Costantino nella ripresa, ma nonostante crei qualche problema alla retroguardia altoatesina tutto sfuma al momento di concludere. Certo, siamo al settimo risultato utile consecutivo, ma anche per un discorso di fiducia oltre che di classifica, bisognerà cominciare a segnare con continuità per vincere, soprattutto tra le mura amiche. 
Avvio blando Asta va avanti col 3-5-2, c’è Altobelli la posto di Varas vittima di un fastidio muscolare nel riscaldamento; il SüdTirol si schiera con un 4-4-2 modulabile. La prima mezz’ora scivola via lenta e senza scosse, il possesso è equamente diviso tra due squadre che non si chiudono ma non hanno neanche intenzione di rischiare. I tirolesi sono molto fallosi, anche perché il metro arbitrale glielo concede; al Diavolo manca misura nelle ripartenze, nell’ultimo passaggio soprattutto a metà campo e questo fa arrivare il duplice fischio sullo 0-0.
Ripresa nervosa Gli ospiti insistono con le maniere forti, e si verificano anche due accenni di rissa, solo la traversa di Costantino in avvio alla prima vera ripartenza, il Teramo spinto dal Bonolis trova fiducia e continuità, si stabilisce nella metà campo avversaria, nonostante entrambe le manovre restino molto confuse. De Grazia suona la carica, i biancorossi trovano rapidità anche grazie alle mosse di Asta a rivoluzionare l’attacco con gli innesti di Bacio Terracino e Foggia, ma la linea secondaria del SüdTirol sembra invalicabile. 
Alla lunga però la benzina comincia a scarseggiare, la gara rallenta di nuovo e oltre all’autogol rischiato da Sgarbi e allo squillo sul finale di Bacio Terracino c’è poco da registrare, si va da una parte all’altra pensando a non prenderle piuttosto che a darle.
Ora testa alla lunga e complicata trasferta di Trieste, con gli scudati vittoriosi 4-2 nel derby a Pordenone: questa sarebbe una partita in cui il punto andrebbe tenuto stretto.
Teramo Calcio (3-5-2) Calore; Altobelli, Caidi, Speranza; Ventola, De Grazia (86′ Faggioli), Amadio (86′ Graziano), Ilari, Sales; Tulli (56′ Bacio Terracino), Barbuti (56′ Foggia).

Pagelle 
Calore 6 sulla traversa era presente, per il resto bene sulle uscite 
Altobelli 6 copre bene la sua zona 
Caidi 6,5 padrone della zona aerea è utile in impostazione 
Speranza 6,5 sicurezza
Ventola 6 in una gara così fisica va sotto ma non sfigura
De Grazia 6,5 anima del centrocampo 
Amadio 6,5 dominante nel primo tempo
Ilari 5,5 avulso dalla fase offensiva, meglio dietro 
Sales 6 costante in entrambe le fasi 
Tulli 5 per niente ispirato, arriverà il suo momento 
Barbuti 5 annullato dalla fisicità dei centrali ospiti
Bacio Terracino 5 non riesce a farsi vedere negli ultimi 20 metri 
Foggia 5,5 stesso destino di Barbuti, anche se crea qualcosa in più 
Faggioli 6 porta vivacità 
Graziano 6 utile ad evitare le ripartenze ospiti

 
Asta: «Un gradino alla volta faremo di più»
TERAMO – (jdf) Si scherza sull’insolita eleganza di mister Asta al suo arrivo in sala stampa – "pensate se avessimo vinto…" – poi si passa ad analizzare un punto dolceamaro: "Pareggio giusto, loro hanno avuto l’occasione più clamorosa ma noi abbiamo creato di più – ha esordito – è chiaro che in casa vorremmo vincere ma ad oggi bisogna essere attenti: faremo di più, saremo più propositivi, ma dobbiamo arrivarci un gradino alla volta; e guardando i risultati dietro, è un punto che ci prendiamo".
In seguito uno sguardo tecnico sulla gara: "È stata una partita molto maschia – ha spiegato – fisica, dove la tattica ha pesato molto e siamo stati bravi sulle seconde palle: spostare gli equilibri sarebbe stato pericoloso, per quanto con più cinismo probabilmente avremmo vinto".
Si è parlato poi degli infortuni: "Abbiamo affrontato una squadra fisica alla quale fare gol è stato difficile non solo per noi, magari oggi uno tra Soumarè e Fratangelo ci avrebbe fatto comodo. Quando si è infortunato Varas – ha spiegato – ho pensato a mille cose, poi ho optato per inserire un altro difensore e offendere di più nel secondo tempo, e l’ho fatto con i cambi. Guardiamo avanti – ha chiuso – consapevoli che la strada è quella giusta".